Il colombiano fa meglio da riserva che da titolare ed è secondo in Europa nel rapporto tra minuti e gol. I quarti già col Siviglia
Un gol ogni 70 minuti: 13 in totale in 913 giri di lancetta. Di cui 7 partendo della panchina, record stagionale in serie A, e 9 da titolare bruciati in sole 3 gare con la doppietta alla Lazio, la tripletta all’Udinese e il successo personale col Verona dal dischetto, a somiglianza delle due la volta prima. Luis Muriel è letale nel rapporto minuti, qualità e palloni nel sacco. E dà all’Atalanta, come sottolinea la Gazzetta dello Sport, il valore aggiunto dell’esperienza pregressa nei quarti di finale di Champions League, già giocati nel 2018 in maglia Siviglia contro il Bayern dopo aver buttato fuori agli ottavi il Manchester United.
MURIEL, IL GOL IN POCHI MINUTI. 1-2 e reti bianche nell’eliminazione per mano dei bavaresi, con Muriel unico nerazzurro insieme a Mario Pasalic (ex Elche) ad aver affrontato il Valencia in trasferta al “Mestalla”, ma nella Liga. In Europa solo Erling Haaland ha fatto meglio del Ronaldito, specialista come si è visto a Lecce nel far secche le squadre avversarie per stenderle nel finale: uno ogni 47 minuti, per un totale di 9 (5 da subentrato) in 422′. Cifre riferite ai soli campionati nazionali.
MURIEL PUNTA DI VAIO. Il record di riferimento per Luis è il bolognese Marco Di Vaio, capace di segnarne 13 uscendo dalla panchina nella stagione 2003-2004. E Muriel per eguagliarlo o superarlo deve calare proprio un 13, perché tante sono le giornate di serie A da qui al gong.