Al vaglio tre possibili ipotesi su come eventualmente concludere la stagione che al momento è interrotta causa coronavirus
La Serie A si è fermata e non si sa né quando riprenderà e né se ciò succederà. Nel frattempo però i vertici stanno studiando delle possibili soluzioni, qualora la situazione in Italia migliorasse e l’attività possa essere finalmente ricominciare. Al vaglio ci sono tre ipotesi: la non assegnazione, la cristallizzazione della classifica e i playoff.
NO TITULO. Come ben sappiamo, il regolamento in vigore attualmente non prevede una regolamentazione in caso di mancata conclusione del campionato, pertanto si dovrà trovare un accordo. Un’ipotesi è quella di non assegnare lo scudetto: la stagione non si è conclusa, mancano ancora diverse giornate da disputare e, in questo caso, non sarebbe corretto decretare una vincitrice. Ma questa resta una strada difficilmente percorribile, in quanto l’Uefa vorrebbe comunque i nominativi delle squadre partecipanti alle competizioni europee nella prossima stagione (e con quale criterio verrebbero selezionate?) e andrebbe comunque stabilito chi deve retrocedere (e promosso dalla B).
CLASSIFICA CONGELATA. In questo caso lo scudetto andrebbe alla Juventus, con Lazio, Inter e Atalanta in Champions League, Roma in Europa League e… punto interrogativo. Da regolamento accederebbero alla EL la sesta e la vincitrice della Coppa Italia, che però non è conclusa e vede ancora in lizza anche Napoli e Milan, con retrocessione di Spal e Brescia in Serie B e Genoa e Lecce ex-aequo al terzultimo posto. Sarebbe una soluzione parzialmente meritocratica (la stagione non è comunque conclusa), ma, ovviamente, le escluse avrebbero (giustamente da ridire).
PLAYOFF SCUDETTO. La formula più spettacolare è quella lanciata da Gravina che prevede i playoff fra le prime quattro per l’assegnazione del Tricolore. Una formula suggestiva e nuova per il nostro campionato, e che permetterebbe anche all’Atalanta, essendo attualmente quarta, di competere per lo scudetto. Certo, forse questa rappresenterebbe la soluzione meno meritocratica (perché una squadra staccata di 15 punti dovrebbe avere il diritto di competere per il titolo?), ma forse quella più avvincente e che farebbe riappassionare gli sportivi dopo un brutto periodo.
Comunque scelgano mi pare di capire che per la Dea vada bene