L’esterno romano, recentissimo avversario dell’Atalanta martedì a Valencia in Champions League, si fa fotografare col cartello in mano (in spagnolo): “Stai a casa”
“Quedate en casa”. Tradotto dal castigliano, “Stai a casa”. Anche Alessandro Florenzi lancia il suo appello a combattere il rischio di contagio da Coronavirus. E lo fa da Valencia, dove incautamente fin poco prima dell’ottavo di ritorno di Champions League con l’Atalanta s’erano celebrate le Fallas, coi tifosi locali assembrati fuori dal “Mestalla”. Il romanista in prestito s’è fatto immortalare sui social network col cartello in mano.
FLORENZI: NO A CALDARA. Proprio martedì, il gustoso siparietto a fine partita, con Florenzi impegnato a sottrarsi al tentativo di abbraccio di Mattia Caldara, già compagno in Azzurro. Attraverso un eloquente gesto della mano finito in mondovisione. Un anticipo di compleanno (29 anni l’11 marzo, lontano da Roma che non può raggiungere) senza polemiche, per carità, ma certamente appesantito dall’emergenza sanitaria che richiede le precauzioni del caso. E dalla seconda sconfitta in due partite patita coi nerazzurri, qualificatisi ai quarti.
FLORENZI VS CORONAVIRUS. L’ex capitano della Roma, assente all’andata per varicella, ha combattuto in campo da subentrato, ma adesso col calcio a porte chiuse fino a nuovo ordine ha deciso di mettersi in testa all’esercito virtuale. Ambasciatore Telethon impegnato contro le malattie genetiche, stavolta il buon Florenzi ha deciso di calarsi l’elmetto contro l’insidioso e infido male di fine inverno. Prima della foto con l’appello a mo’ di cartello, l’impegno per l’ospedale Spallanzani di Roma.
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