L’ex nerazzurro parla del dolore provato per la perdita dei propri cari a causa del Covid-19, che ha contagiato gran parte dei suoi parenti
Giocatore dell’Atalanta tra il 1978 e il 1979 e poi tra il 1985 e il 1990, Cesare Prandelli, che ha anche allenato Allievi e Primavera della Dea, ha parlato dell’emergenza Coronavirus. E ha svelato la causa del focolaio di Orzinuovi, come riporta L’Eco di Bergamo: “Ho perso amici, è una cosa drammatica, soprattutto per i familiari che non hanno neanche potuto stare vicini ai loro cari negli ultimi istanti delle loro vite. Delle tre persone scomparse che conoscevo, due erano tifosi della Fiorentina e non si perdevano una partita quando io allenavo i viola. Solo stando in casa, solo evitando i contatti, possiamo aiutare”.
CHIUSO TARDI. “A Orzinuovi hanno fatto una gara di bocce con un paese del lodigiano. Io venti giorni fa sono venuto a Firenze e qua sono rimasto. La maggior parte dei miei familiari, zii e cugini, sono positivi al coronavirus, ma stanno bene e sono a casa. Il calcio? Io sono uno sportivo, ma in questo momento sto pensando a chi sta soffrendo e a chi è contagiato. Tutti dobbiamo essere concentrati a fare quei piccoli sacrifici perché questa situazione passi velocemente. Forse la natura ci sta mandando il messaggio che stiamo andando tutti troppo velocemente. E forse abbiamo chiuso tutto troppo tardi”.
Bellissimo …..Prandelli .
Col senno di poi lo penso anche io ??