Il presidente della Figc applaude la scelta di rinviare gli allenamenti presa da alcuni club di Serie A, Atalanta compresa
Non solo la Dea: a fermarsi per un po’ e a scegliere la quarantena in casa per i loro giocatori sono state anche la Roma e il Lecce. Si è fermata in Europa la Liga spagnola, la Ligue 1 francese e la Bundesliga tedesca, in attesa che domani l’Uefa si esprima sul rinvio dell’Europeo, permettendo così di portare a termine da maggio in avanti coppe e campionati. E proprio perché la ripresa della Serie A slitterebbe di un altro mese-dai primi di aprile ai primi di maggio-il presidente della Figc Gravina vorrebbe che i giocatori non si allenassero: “Allenamenti dei calciatori? Se riprendiamo a inizio maggio, lascerei a casa i ragazzi…”.
GIOCATORI COME DIPENDENTI. D’accordo con lui alcuni presidenti, che vogliono adottare per i loro giocatori tutte le misure prese in questo momenti di crisi dalle aziende per i lavoratori dipendenti. “I calciatori sono lavoratori come tutti gli altri, si possono allenare, ma in maniera differente dal solito per tutelare la loro salute”, spiega infatti a L’Eco di Bergamo il giuslavorista Giampiero Falasca.