Il presidente della FIGC: “Il nostro mondo deve dimostrare di essere autosostenibile. Stiamo affrontando un nemico subdolo, dobbiamo sconfiggerlo rapidamente”
È un momento davvero complicato per il calcio italiano ed europeo a causa della dilagante emergenza coronavirus. Oggi sarà il giorno dell’ufficializzazione del rinvio al 2021 degli Europei, ma sui campionati nostrani c’è un grosso punto di domanda sui tempi e modi di ripresa, ma anche sulla conclusione delle ostilità. Di tutto questo ha parlato il presidente della FIGC, Gabriele Gravina: “Non vogliamo ammazzare il campionato. Restiamo con i piedi per terra, cercando di capire la gravità del momento. In questo momento abbiamo l’esigenza che il campionato italiano arrivi ad una conclusione. La deadline deve essere il 30 giugno. Andare oltre non è impossibile, ma è molto difficile. Potrebbe essere possibile adottare un provvedimento di carattere internazionale. Il calcio entrerà, subito dopo questa emergenza, in un momento di grande crisi. Saremo costretti, subendo questo sussulto, a dover raccogliere delle macerie. Il nostro mondo deve dimostrare di essere autosostenibile, per questo noi chiederemo un confronto aperto con calciatori ed allenatori. Poi lo faremo anche col Governo“.
“Stiamo affrontando un nemico subdolo, dobbiamo sconfiggerlo rapidamente perché la tutela della salute dei cittadini viene prima di tutto. Questo virus va sconfitto velocemente – ha detto ai microfoni di Sportitalia -. I campionati di calcio devono trovare una loro definizione, abbiamo l’esigenza di dare certezza per il futuro. L’unica certezza è il completamento dei tornei, tutto dipende dal tempo a disposizione. Se c’è poco tempo, mi sono permesso di consigliare i playoff ed i playout. Anche la UEFA ha accolto piacevolmente questa mia idea, può essere anche un’idea per dare maggior appeal ai campionati. L’altra ipotesi è quella del congelamento della classifica. C’è anche l’ ipotesi di non assegnare il titolo, ma la escludo perché abbiamo l’obbligo di comunicare alla UEFA la vincitrice del torneo, ma anche chi va in Champions ed in Europa League, chi viene promosso e retrocesso“.