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Auguri a Brienza: una stagione (e mezza), un gol. Al Milan

franco brienza

Il fantasista mancino idolo dei fantacalcisti a Bergamo lasciò una sola traccia, il gol capolavoro al Milan allo scadere. Ora fa il dirigente al Bari

Il 19 marzo gli auguri da ex della Bergamo del pallone spettano a un giocoliere che qui arrivò in età matura e oggi dice 41 all’anagrafe. Fa strano sapere che dal 29 agosto scorso, dopo aver dato una mano da capitano al Bari a risalire tra i professionisti dalla serie D, Franco Brienza, idolo di chiunque lo scegliesse al fantacalcio per la combo gol e assist, non ricama più a pelo d’erba la sua genialità a sprazzi infilando palloni nel sacco spesso artistici. L’ischitano nato quasi per caso a Cantù, che oggi spegne le candeline da osservatore e brand ambassador dei Galletti, all’Atalanta ballò una sola stagione intera più la mezza precedente, da acquisto invernale, segnando un solo gol. Artistico, al Milan, allo scadere, sotto il sette, nella vittoria in rimonta dell’11 maggio 2014.

IL GOL DI BRIENZA. Un sinistro magico, al culmine delle grandi manovre rifinite da Giulio Migliaccio e cominciate da German Denis, pareggiatore dal dischetto dopo l’autogol della bandiera Gianpaolo Bellini. L’unico acuto in nerazzurro, alla penultima di serie A, dell’ala-trequartista-esterno alto Brienza, che festeggiando non potrà non ricordare quel capolavoro sul filo di lana del cronometro, tanto clamoroso e fragoroso da far esplodere la Curva Nord.

BRIENZA, IL MANCINO DI BRIANZA. Nato in Alta Brianza ma di famiglia di Ischia, in maglia Atalanta è di sole 24 presenze il palmarès di Brienza, detto Ciccio, preso dal Palermo all’ultimo giorno della finestra di gennaio del 2013, il 31. Da titolare, 8 su 18 nell’annata piena, dopo le 5 su 6 della mezza. Un tappabuchi di lusso per Stefano Colantuono, anche perché il profeta di Anzio solo in caso di emergenza si sarebbe schiodato dal 4-4-1-1 col Tanque davanti, Maxi Moralez alle spalle, Cristian Raimondi a destra (Ezequiel Schelotto finì all’Inter nella stessa sessione) e Giacomo Bonaventura a sinistra.

UN BRIENZA IN CARRIERA. Cresciuto nei settori giovanili di Pithecusae, Campagnano, Isolotto, Imolese e Foggia, Brienza mette il naso nel mondo semipro e pro con questi ultimi due club prima di spiccare il volo. Tante le casacche indossate: Palermo, Ascoli, Perugia, Reggina, Siena, Atalanta, Cesena, Bologna e Bari, con 114 gol segnati (finora) in 645 partite. Più 2 presenze in Nazionale, nelle amichevoli dell’8 e 11 giugno 2005, a Toronto e New York, contro Serbia e Montenegro ed Ecuador (1-1 entrambe). Tantissimi auguri.

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4 anni fa

Che gol da fermo sutto l’incrocio

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4 anni fa

Un gol indimenticabile

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4 anni fa

Tanti auguri

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