Adesso gioca nell’Inter, ma Bastoni ha iniziato a calcare i campi di calcio con la maglia dell’Atalanta sulle spalle
“Ho tanti amici lì (a Bergamo, ndr) sono fortunato, nessuno di loro è coinvolto direttamente. Tornare a giocare? Vorrei, è la mia e la nostra speranza, scendere in campo il prima possibile. Ma la priorità adesso è la salute di tutti”. A parlare è il calciatore dell’Inter Alessandro Bastoni, intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’.
BERGAMO A/R – “Mio papà mi portava tre volte alla settimana da Piadena a Bergamo, 130 km ad andare, 130 a tornare, più la partita il week end: totale, 1000 km a settimana. Col mio stipendio di oggi pago ancora la benzina dei miei genitori – spiega Bastoni – A 7 anni non avevo una squadra, giocavo all’oratorio del paese. Una mia compagna di classe mi vide e disse al papà, osservatore dell’Atalanta, di venire a darmi un’occhiata. E da lì è cominciato tutto”.
FAVINI – “Devo tutto alla famiglia. A Mino Favini, che mi volle all’Atalanta. A Gianluca Polistina, tecnico nei Giovanissimi Nazionali a Bergamo: mi trasmise la personalità. E poi ad Agnese […] Era la mia migliore amica, l’ho persa nel 2015, dopo un incidente…”.