La priorità in questo momento è data al campionato nazionale, da concludere anche oltre il 30 giugno, per limitare la perdita economica
Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha pianificato un programma accurato con tutti gli aiuti da chiedere al Governo per evitare il default del sistema, se necessario con un ‘Fondo salva calcio’ pensato creato ad hoc. Si è ancora lontani dal prendere una direzione precisa riguardo al futuro della Serie A 2019/2020, ma nei prossimi giorni saranno convocate diverse altre riunioni per parlare di estensione del campionato oltre il 30 giugno e di rinegoziazione degli ingaggi. L’obiettivo primario è dunque quello di riprendere il campionato, terminandolo anche a fine luglio se necessario.
PORTE CHIUSE. L’ipotesi di ricominciare la stagione il 3 maggio oggi però appare troppo ottimistica e lontana dalla realtà, certo è che qualunque sarà la data in cui le porte dello stadio si riapriranno per i giocatori, non coinciderà con quella dell’ingresso consentito ai tifosi: “Qualora ci dovessero essere le condizioni per riprendere in alcune circostanze le competizioni, certamente avverrà a porte chiuse”, ha infatti precisato il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora.