Il difensore brasiliano racconta come sta vivendo questo momento lontano dal campo e come si allena nel suo garage con i video delle gare passate
“Per me è presto per dirlo ed è pesante affermarlo. Soprattutto perché non ci sono basi scientifiche e perché ci sono molti altri aspetti da considerare sul contagio”: risponde così il ministro della difesa nerazzurra Rafael Toloi al Corriere della Sera-Bergamo che l’ha intervistato, sulla possibilità che Atalanta-Valencia sia stata la partita zero del contagio. “Sto con mia moglie Flavia e cerco di dare più attenzione a mia figlia, Maria Raffaella, perché prima dell’emergenza ero quasi sempre in ritiro e la vedevo poco. Sono sempre con lei e giochiamo insieme”.
CON LA FIGLIA. “È piccola, ha tante energie e vorrebbe uscire, ma non può e le ho spiegato il motivo. Comunque è sempre bello passare tempo con la famiglia, anche se mi piacerebbe pure stare sul campo, allenarmi a Zingonia coi miei compagni e fare contenti i tifosi, ma in questo momento è giusto stare a casa”.
ESERCIZI IN GARAGE. “Sto attento alla dieta e ho allestito una piccola palestra in garage, dove trascorro due o tre ore ogni giorno. L’Atalanta poi mi ha inviato un tapis roulant e riesco a fare lunghe corse e a tenermi maggiormente allenato. Certo, mi manca il pallone, ma mi sento bene fisicamente. E cerco di mantenere alta la concentrazione e di migliorarmi anche in questa situazione guardando le nostre vecchie partite, analizzando i miei errori e studiando degli accorgimenti”.
SPORTIELLO E I COMPAGNI. “Abbiamo una chat di gruppo in WhatsApp e ci sentiamo abbastanza. Ogni giorno cerco di sincerarmi che tutti stiano bene. Mi dispiace e spero che Marco Sportiello possa sconfiggerlo alla svelta. Ho tanti amici anche fuori dal calcio e alcuni di questi sono positivi. La cosa mi fa paura. Sono preoccupato soprattutto per mia figlia e mia moglie. Per questo stiamo seguendo alla lettera tutte le indicazioni”.