I dati sulla diffusione del contagio sembrano concedere una mini tregua a tutti, anche alle colpitissime Lombardia e Bergamo: più 289 da noi

3.651 malati in più a livello nazionale, in diminuzione rispetto all’aggiornamento di ieri che recitava 4.401, e piccola tregua concessa dalla pandemia anche alla Lombardia e a Bergamo. I dati diffusi dalle 18 del sabato sui contagi da Coronavirus lasciano un piccolo spiraglio di speranza: in regione se ne contano 2.117 in più rispetto a ieri, la provincia orobica registra un più 289 a fronte di oltre 600 della precedente rilevazione arrivando a quota 8.349 di cui 1.035 nel solo capoluogo (+41).

LOMBARDIA, TREGUA CORONAVIRUS. Il numero lombardo di nuovi positivi, dunque, è in calo a fronte dei 2.409 del 27 marzo. Il totale sale a 39.415, i ricoveri in ospedale a 11.152 (+15), i pazienti in terapia intensiva 1.319 (+27). I decessi di persone che hanno contratti il Covid-19 sono 5.944, 542 in più. 21 mila i dimessi, con saldo positivo di 1.533. 102.503 i tamponi fatti, un dato significativo secondo l’assessore al welfare del Pirellone Guido Gallera.

LOMBARDIA E BERGAMO: TAMPONI E ASSISTENZA. I laboratori per l’esame al tampone sono passati dai 3 del 20 febbraio scorso (Pavia, Università degli Studi di Milano e Ospedale Sacco di Milano) agli attuali 25, come ricorda lo stesso Gallera: “Con 8 mila medici, 120 mila dipendenti della sanità pubblica e 300 mila operatori socio-sanitari in tutto possiamo processare 5 mila tamponi al giorni, al massimo 8 mila se si aggiungessero i laboratori privati. Siamo la Regione che ne fa di più”. Per Bergamo, buone notizie all’infuori delle unità ospedaliere: “Abbiamo creato Unità Speciali di Continuità Assistenziale per le attività domiciliari e sono in arrivo i saturimetri per i medici. A Bergamo ce ne sono già 5, tre ad Alzano, Nembro e Albino, più le degenze di sorveglianza, i posti letto al Winter Hotel, da lunedì al Cristallo Palace e poi alla Muratella di Cologno al Serio”.

CORONAVIRUS, IL DETTAGLIO PER PROVINCIA. In Lombardia, con 1.149 casi in corso di verifica, l’aumento netto più alto rispetto al 27 marzo è in provincia di Brescia: 373, totale 7.678, la terza più colpita dopo la Bergamasca dietro Milano, che con le 314 positività a tutto il 28 marzo porta il totale a 7.783. La triste classifica, ai piedi del podio, vede Cremona a 3.605 (+109), Monza e Brianza a 2.086 (+138), Lodi a 2.029 (+23), Pavia a 1.877 (+165), Mantova a 1.484 (+86), Lecco a 1.316 (+106), Como a 903 (+87), Varese a 768 (+57) e Sondrio fanalino di coda a 388 positività accertate (+26).

CORONAVIRUS: ITALIA. In tutta Italia i malati sono 70.065 sul totale lordo di 92.742 comprendente morti e dimessi, 3.651 in più come ricordato in premessa. 10.023 i deceduti certi (ovvero con Coronavirus contratto) dall’inizio della diffusione della pandemia sul territorio nazionale; 26.676 i ricoverati con sintomi, 3.856 in terapia intensiva, 39.533 in isolamento domiciliare, 12.384 dimessi e/o guariti.