cropped-CA-logo.png
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

I ricordi di Carrera: “Il Gasp, mio compagno, allenatore in campo”

L’ex ‘Bandera’ dell’Atalanta tra i ricordi di gioventù in campo annovera anche il Gasp: “Dava consigli, aiutava, era già allenatore. Io mi sento bergamasco”

Gasperini era un allenatore in campo già quando era mio compagno di squadra al Pescara. Io ero giovane, lui era nel gruppo dei più esperti: aveva proprio una visione di gioco diversa dagli altri”. Massimo Carrera, nella diretta Instagram sulla pagina del giornalista Nicolò Schira (Gazzetta dello Sport), ha svelato qualche retroscena della sua lunga carriera da giocatore. L’ex difensore anche dell’Atalanta, 242 match e 4 reti tra 1996 e 2003, attuale tecnico dell’AEK Atene dove gioca anche Marko Livaja, ricorda lo stadio Adriatico come trampolino di lancio della sua carriera.

UN GASP IN CARRERA. “Nel Pescara arrivai ventunenne e quell’unica stagione da quelli più grandi imparai i valori, non solo dello sport, soprattutto il rispetto – rammenta la ‘Bandera’, campione d’Italia e d’Europa con la Juventus da giocatore e di Russia da allenatore dello Spartak nel 2017 -. Il Gasp dava consigli, aiutava la squadra: si giocava a zona, con Enrico Catuzzi in panchina che poi mi portò al Bari. Imparai a fare il terzino fluidificante e anche il centrale. Con Salvemini, a Bari, vincemmo la Mitropa Cup nel ’90”.

CARRERA, UN BERGAMASCO ALL’ATALANTA. Carrera, in quarantena nella capitale greca, è rimasto nerazzurro dentro: “Mi sento bergamasco, ci vivo dal 1996. Soffro a vedere la città e la provincia in questa situazione. Ma lì la gente non si piange addosso, è abituata a rimboccarsi le maniche”. Dal Mondo a Finardi, passando per Mutti e Vavassori, parecchie edizioni di una Dea da saliscendi con tre stagioni cadette: “7 anni bellissimi, un gran rapporto coi tifosi, ho dato e ricevuto moltissimo. L’Atalanta è nel cuore. Emiliano Mondonico era un grande personaggio, molto estroso e capace di sdrammatizzare, che sapeva leggere le partite. Pippo Inzaghi fu capocannoniere solo qui: c’erano Gallo, Sgro, Morfeo e Lentini, gente di qualità, supportata da una fase difensiva importante”.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Dal Network

Joe Barone non ce l’ha fatta. Dopo il malore che lo ha colpito domenica pomeriggio, si...

Gli USA pronti a ospitare le 32 squadre da tutto il mondo Nell’estate del 2025,...

Diretta tv, streaming e live testuale della partita che può valere la corsa alla qualificazione...

Altre notizie

Calcio Atalanta