Il riscatto dei prestiti di Caldara e Pasalic sembra ormai scontatissimo. Nel senso che si farà, ma sono sempre 30 milioni di spesa in due. Mercato, l’incognita delle date
Mercato esteso oppure no, da Zingonia si sgancia a priori. La differenza tra Mattia Caldara e Mario Pasalic, ovvero i prestiti dal Milan e dal Chelsea per cui l’Atalanta ha pronta da investire la somma del riscatto, 15 milioni a testa che fanno 30 in due, sta soltanto nella durata della formula. L’opzione è un diritto e non un obbligo, ma per il centrale difensivo di Scanzorosciate non dovrebbero essere soldi spesi a fine stagione, perché il suo trasferimento a titolo temporaneo, avvenuto a gennaio nella sessione invernale, ha come scadenza il 30 giugno 2021 e non il prossimo come per il croato, alla seconda stagione piena.
ATALANTA E MERCATO: SICURI SOLO I 30 MILIONI. Con rossoneri e blues i rapporti sono buoni, quindi non dovrebbero esserci intoppi all’orizzonte. Anche volendo risolvere anticipatamente il parcheggio del cavallo di ritorno della retroguardia, comunque, di sicuro c’è solo la quantità dell’esborso. Perché il 30 giugno 2020 l’annata sportiva non sarà affatto conclusa in ogni caso: la serie A ipotizza di riprendere la marcia il 20 maggio dopo la pausa forzata per la pandemia, quindi si finirebbe ad agosto, competizioni Uefa comprese. Il mercato sarà presumibilmente esteso, non si sa in quali termini temporali.