Secondo il presidente dell’Assocalciatori, questa decisione metterebbe in cattiva luce i giocatori, incolpevoli della situazione venutasi a creare
Dopo una settimana turbolenta, la questione stipendi sembra lontana dal trovare una soluzione senza dissidi interni. Niente più congelamento degli stipendi, ora la Lega Serie A si è compattata per definire linee guida comuni su un taglio che, a seconda che si concluderà o meno il campionato, andranno da un terzo nel primo caso a un sesto nel secondo. L’Assocalciatori però respinge con forza questa decisione tacciandola come ‘vergognosa’ e ‘senza valore giuridico alcuno’. Secondo Tommasi ogni club, così come fatto dalla Juve i cui stipendi dei giocatori si sono ridotti ‘solo’ dell’8-12%, dovrà negoziare le riduzioni con i singoli calciatori, in modo tale da ottenere decurtazioni meno penalizzanti.
TOMMASI. Duro il commento del presidente dell’Aic Damiano Tommasi: “Come ha detto Messi non riesco a capire la logica imprenditoriale alla base di questo comportamento: mettere in cattiva luce i giocatori, principali protagonisti dello spettacolo, quando tutti o quasi stanno già discutendo con i club come uscire insieme da questa crisi. Mi pare una follia”.
CAMPIONATI INDETERMINATI. Intanto prende piede piano piano l’ipotesi di concludere i campionati in autunno, per questo la Fifa annuncerà nelle prossime ore una proroga a tempo indeterminato della stagione 2019/20 in tutto il mondo a causa della pandemia di coronavirus.
SENZA VAR. Ma, se il calcio ripartirà, quasi sicuramente lo farà senza Var, come sottolineato dal presidente dell’Aia Marcello Nicchi: “Potrebbe essere una delle cose che ci costringono a dover fare. Oggi per il Var in alcuni casi si usano ambienti angusti come furgoni, dove l’arbitro Var è in uno spazio di due metri quadri, con operatori che lavorano vicini senza distanze di sicurezze”.
Tagli?Giustissimo
è finita la festa ed i vostri stipendioni immeritati!
Dateli ai medici!
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