Il centrale atalantino si sofferma sull’allarme Coronavirus e sulla voglia di ripartire, ma solo quando ci saranno le condizioni
“Le nostre vite cambieranno, ma sarà un processo in vari step: uno dei più importanti, quando saremo certi di un vaccino sicuro. Nel frattempo, mi auguro che sapremo fermarci a valutare quanto eravamo fortunati per quello che avevamo senza saperlo, ad apprezzare ogni singolo istante che prima davamo per scontato”. A ‘La Gazzetta dello Sport’ parla il difensore dell’Atalanta, Mattia Caldara.
SMART-ALANTA – “Mi alleno circa un’ora e mezza al giorno, il tapis roulant che ci ha dato la società aiuta. Il riferimento con i preparatori è quotidiano, ma non vediamo l’ora di ricominciare davvero. Il lunedì o il martedì videoconferenza, si vede e sente di tutto: barbe sempre più folte, capelli imbarazzanti. C’è chi si è rasato
a zero e chi progetta di farlo…”.
ESTATE DI CALCIO – “La prima cosa è la salute, pensare a chi sta dando la vita per salvare delle vite e ai rischi di contagio, per noi e per chi ci sta vicino […] Sarà quando sarà, ma credo che si debba finire e si potrà finire. Anche le coppe, magari con degli spareggi-partita secche, se necessario. Giochiamo anche tutta l’estate: no problem, anzi. Quanto agli ingaggi, è un momento difficile: ognuno deve fare la sua parte”.
Inoltre, Caldara, boccia l’ipotesi dei playoff per decidere le sorti del torneo di Serie A: “Niente playoff e playout: se non si riprende, è giusto considerare la classifica alla 25a ; se si riprende, si giocano le partite che mancano”.
Grazie ragazzi….! In un periodo buio… L’unica cosa certa è che siamo ancora lì… Con una certezza! Giochiamo le! ????
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Approfitta di questa sosta per riconfermare il campione che sei !!!!! Dai daga det Bergamasc ???