Il colombiano classe 1969 ex Parma ha parlato dei connazionali nerazzurri Zapata e Muriel, citando anche il capitano
Faustino Asprilla, l’attaccante esplosivo meglio noto come ‘Tino’, non sa da dove cominciare quando La Gazzetta dello Sport gli chiede cosa ne pensa dell’Atalanta. Troppe cose da dire, troppi campioni da citare, soprattutto i suoi connazionali colombiani d’attacco: “Zapata come me? Fino a qualche anno fa avrei faticato a crederlo, poi è definitivamente esploso. E onestamente mi ha sorpreso: potenziale eccezionale da sempre, ma non avrei mai pensato che sarebbe diventato uno dei migliori attaccanti in circolazione. E non parlo solo del calcio italiano”.
MURIEL. Più dure invece le sue parole su Muriel: “Se non sei mai titolare, non credo che la colpa sia degli allenatori. Le responsabilità sono sue, considerando inoltre le sue qualità: quando era al Deportivo Cali, eravamo convinti che sarebbe diventato un fenomeno. Gli è mancata la forza mentale, non si è mai convinto del fatto che avrebbe potuto, e dovuto, diventare una stella. Mi auguro che possa fermarsi a Zingonia per un po’: il tempo passa velocemente, soprattutto nel calcio”.
PAPU. “La Dea si sta avvicinando al nostro Parma, è in continua crescita e vol Valencia sembrava un allenamento. (…). Gomez è l’unico vero insostituibile per Gasp: dovrebbe essere un titolare della sua Argentina”.