Pronto il protocollo Figc con test e tamponi per giocatori e staff, nell’ottica della ripresa almeno degli allenamenti: “Ma il rischio zero non esiste”, specifica il capo commissione
“Il protocollo per la ripresa deve garantire il rischio minimo a giocatori e staff con tamponi e test sierologici”. Paolo Zeppilli, a capo della commissione medica della Figc, ha parlato a Rai News del protocollo federale per poter consentire alle squadre di calcio quantomeno di ricominciare ad allenarsi in sicurezza.
TAMPONI E TEST: LA RIPRESA. “Non dobbiamo decidere noi il ritorno in campo e la ripresa del campionato, ma abbiamo pensato a tamponi e test per chi riprende gli allenamenti a gruppi ristretti per due o tre settimane – ha riferito Zeppilli -. Le indicazioni sono della commissione tecnico scientifica e del Ministero della Salute”.
RIPRESA: NIENTE RISCHIO ZERO. “L’auspicio è il rischio minimo, non il rischio zero. Se ci saranno nuovi casi, l’emergenza sarà gestita – spiega il responsabile della commissione medica della Figc -. Dopo la prima settimana saranno ripetuti i test sierologici. Più tempo c’è a disposizione, meglio si agisce con test e tamponi”.