Il presidente della Figc: “L’eventuale stop dei campionati è una responsabilità del Governo, ma se non riparte ci sarebbe un pesante impatto negativo, visto che movimentiamo circa cinque miliardi”
Il campionato di Serie A riparte o no? L’intenzione dei vertici federali è quella di fare ricominciare il sistema calcio, pur con tutte le precauzioni del caso, a partire da maggio, ma non mancano le perplessità sui tempi e i modi proposti dalla Federcalcio. Sul tema è intervenuto il numero uno della Figc, Gabriele Gravina, uno dei più forti sostenitori del ritorno in campo.
“Non posso essere il becchino del calcio italiano. Ci sono due correnti di pensiero: quella per la quale si dovrebbe chiudere tutta l’attività collegata al mondo dello sport e c’è una corrente che porto avanti che è quella di continuare – ha detto a Che tempo che fa -. Ho parlato di una ripresa a giugno e spero che l’Italia in quel mese possa avere la possibilità di vivere un momento di sollievo diverso a quello che stiamo vivendo in questo momento. L’eventuale stop dei campionati è una responsabilità che lascio al Governo, ma se il calcio non riparte ci sarebbe un pesante impatto negativo, sul settore ma anche sul Paese, visto che movimentiamo circa cinque miliardi“.
Il MALEEE di questa ITALIA di oggi … È LA MANCANZA TOTALE DI RESPONSABILITÀ! Bisognava chiudere zona Alzano-Nembro,NESSUNO l’ha fatto perché gli interessi economici erano imponenti, ….ORA con il CALCIO stessa cosa….gente che GONGOLA quando viene eletta,poi appena gli si chiede un po’ di RESPONSABILITÀ, cioè FARE IL LORO LAVORO, perché vengono profumatamente PAGATI per questo e devono essere in grado di SALIRE SUGLI ALLORI e pure SCEGLIERE COSE SCOMODE, . NOOOOOO decida il GOVERNO… Allora come vogliono commissariare regione Lombardia,lo facciano anche con il calcio….il calcio nelle mani del governo….. I più criticheranno e insulteranno,….non mi importa….. cerchiamo di… Leggi il resto »