Analizziamo la situazione dei quattro principali campionati (escluso quello italiano) in merito alla ripartenza della stagione, condizionata dall’allarme Coronavirus
GERMANIA (9 maggio) – I primi in Europa saranno loro, sensibilmente. Si aspetta il parere del Governo, previsto per la prossima settimana: se il piano di sicurezza verrà approvato, allora via al nuovo calendario. Intanto le squadre si allenano già da diverse settimane, addirittura dalla seconda metà di marzo. Sempre in gruppi ridotti.
SPAGNA (6 giugno) – La ripresa comincia ad essere una concreta ipotesi, dopo più di un dubbio. La prossima settimana tutte le squadre di Liga e Segunda Division dovrebbero sottoporsi ai tamponi, mentre gli allenamenti scatteranno il 4 maggio: prima individualmente, poi a piccoli gruppi. Tutto però passerà dal parere della Sanità, anche se le prime misure di contenimento potrebbero essere alleggerite.
INGHILTERRA (13 giugno) – La Premier League può ripartire il 13 giugno. La scorsa settimana i vertici del calcio inglese hanno finalizzato una bozza di programma, nella quale è indicata la ripresa degli allenamenti – 18 maggio – e della stagione, entro metà giugno. Si concluderà in poco più di un mese, con l’avvio del campionato successivo già entro la fine di agosto.
FRANCIA (17 giugno?) – Si, qui il punto interrogativo è d’obbligo. Perchè è il campionato dove i calciatori spingono per non ripartire adesso: anche se entro metà giugno il pallone può tornare a rotolare, qui la Lega Calcio francese non ha ancora adottato un vero e proprio piano per riprendere a giocare. Tra il parere degli allenatori, che chiedono garanzie sanitarie, e quasi tutto il sindacato calciatori schierato: concludere la stagione entro la fine dell’anno – 31 dicembre – e giocare il prossimo campionato nell’anno solare. Un po’ come nell’idea, di Adriano Galliani.