Ansia generalizzata per giocatori sia di sesso maschile che femminile a causa delle restrizoni dettate dalla pandemia
La Fif-Pro, sindacato mondiale dei calciatori, ha deciso di condurre una ricerca in collaborazione con l’Università di Amsterdam sulla situazione dei giocatori in questo particolare momento di emergenza Coronavirus. I risultati sono sorprendenti: “Il numero di calciatori professionisti che segnalano sintomi di ansia e depressione è aumentato nettamente da quando le misure per ridurre la diffusione del coronavirus Covid-19 hanno causato la sospensione delle attività calcistiche professionali”.
Allo studio hanno partecipato 1602 calciatori professionisti in Australia, Belgio, Botswana, Danimarca, Inghilterra, Finlandia, Francia, Irlanda, Malta, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Scozia, Sudafrica, Svizzera e Stati Uniti: 1.134 giocatori di sesso maschile, con un’età media di 26 anni, e 468 giocatori di sesso femminile, con un’età media di 23 anni.
Il 22% delle giocatrici e il 13% dei giocatori ha riportato sintomi riconducibili a una diagnosi di depressione. Il 18% delle donne e il 16% degli uomini ha riportato invece sintomi coerenti con una diagnosi di ansia generalizzata.