Alle Far Oer il campionato riprenderà tra tre sabati, ma ci saranno solo dieci squadre al via a porte chiuse e senza abbracci
Il calcio europeo è ancora fermo, tra l’esigenza di ripartire e la domanda del ‘quando’ che aleggia ormai da settimane. Ma c’è un campionato che invece si è già risposto a tutte le domande e ripartirà sabato 9 maggio: quello delle isole sospese tra Scozia, Islanda e Norvegia, il primo a ripartire tra le federazioni Uefa con il Formuladeildin.
PORTE CHIUSE E…Come riporta L’Eco di Bergamo, il protocollo è quello che dovranno seguire tutti i campionati nazionali, lo stesso per intenderci della Serie A: si giocherà a porte chiuse. Non si potrà poi sputare in campo né soffiarsi il naso, per evitare la propagazione di germi, e per bere ognuno dovrà avere una propria bottiglia personale. Ovviamente bisognerà lavarsi le mani ripetutamente e il pallone sarà disinfettato per bene. Inoltre, ogni club dovrà mettere a disposizione due spogliatoi per ciascuna squadra.
UNA TESTIMONIANZA. “Qui ancora si seguono molte precauzioni, ma stiamo tornando alla normalità. Da lunedì scorso, 20 aprile, hanno riaperto le scuole, e adesso possiamo di nuovo allenarci tutti insieme. In realtà lo avevamo fatto anche nelle scorse settimane, ma solo a gruppi di cinque. Le regole in campo? Ci adattiamo, perché la salute viene prima di tutto, ma giocare a calcio è sempre bellissimo”, svela al Mundo Deportivo il giocatore Tarancon.