Tre stagioni per la mezzala vercellese: 30 presenze, per la maggior parte in B. Più d’una meteora negli anni ’50, ma senza lunga vita in nerazzurro
Un 24 aprile da candeline in quota ex dell’Atalanta. A parte l’impalpabile Luca Rizzo e la meteora Danio Montani, va festeggiato l’interno-mezzala Sergio Pensotti che oggi ne spegne 84. Con un lascito di 30 presenze in un triennio monco dell’ultima appendice nella massima serie, da prodotto della Pro Vercelli, sbarcato una prima volta nel ’56 e tornato nel ’58 ballando per due stagioni su tre di cui la più consistente in B.
PENSOTTI: CANDELINE DA 30 PRESENZE. Il vercellese fu inizialmente riserva dell’ex milanista Carletto Annovazzi nel 1956-1957 targato Luigi “Cina” Bonizzoni e Carlo Rigotti (ultime 5). L’8 fisso era il Negher, il 10 la mezzala di punta mancina Adriano “Nane” Bassetto che la buttava dentro. Risultato: nell’epoca priva di sostituzioni, 3 match con Vicenza, Samp e Milan. Dopo il rientro alla base in C, rieccolo a Bergamo per la promozione nel 1958/59 sotto l’austriaco Karl Adamek. Il 10 è Pierluigi Ronzon e l’8 finalmente di Pensotti: 27 presenze, gol a Messina (vittoria per 5-1), Novara (3-1) e Verona per una doppietta fuori casa. Una volta tornato al piano di sopra, Ferruccio Valcareggi non lo utilizza. Lui, partito dalla D, prosegue con Siena (C), Pisa (C), Torres (D) e Viareggio (D) prima del ritorno a Vercelli e della chiusura nel Borgosesia (Prima categoria) nel 1967. Auguri.