L’Afa ha ratificato oggi la decisione presa già lunedì: fermi tutti i campionati. L’Argentina si accoda a Belgio e Paesi Bassi, unici Paesi europei a dire basta
Dopo l’apripista Belgio, che ha stoppato tutto il 2 aprile provocando l’irritazione e la minaccia di esclusione delle sue squadre dall’Uefa (ma ci sarebbe un voto in ballo del consiglio di lega il 4 maggio, per adesso Brugge campione e playoff annullati a 1 giornata dalla fine della regular season), e i Paesi Bassi, a scrivere i titoli di coda alla stagione calcistica tormentata dal Coronavirus è l’Argentina. La decisione di sospendere definitivamente i campionati, annunciata ieri dal presidente dell’Afa Claudio Tapia, è stata ratificata oggi, martedì 28 aprile.
ANCHE L’ARGENTINA FERMA IL CALCIO. La pandemia, a quattro giorni di distanza dal rompete le righe in Eredivisie sul modello della Jupiler League ma stavolta senza assegnare il titolo e congelando la classifica, ha dunque prodotto la terza vittima in quota campionati nazionali. La prima fuori dall’Uefa. Il Comité Ejecutivo della federazione che presiede al calcio dell’Argentina, con un documento in undici punti, ha detto basta a Primera Division col Boca Juniors campione, Primera Nacional, Primera B Metropolitana, Primera C e Federal A. Si torna al campionato sull’anno solare, nel 2021, con un piccolo spiraglio nel secondo semestre di quest’anno per un torneo di qualificazione alle coppe continentali e la Copa Argentina che qualificherebbe una seconda squadra alla Libertadores.
CALCIO: FRANCIA IN STALLO. Il primo ministro francese Edouard Philippe fa intanto presagire brutte notizie per il suo Paese e per il calcio europeo. Ha infatti annunciato che le “manifestazioni sportive e culturali che riuniscano più di 5 mila partecipanti non potranno avere luogo fino a settembre” e che “la stagione del calcio non potrà riprendere”. La federazione di Francia deve decidere titolo nazionale, qualificate Uefa e retrocesse.