Il noto giornalista ha rilasciato oggi alcune dichiarazioni interessanti sulle frequenze di Tuttomercatoweb Radio
Mario Sconcerti è intervenuto in diretta a Stadio Aperto, trasmissione in onda sulle web frequenze di TMW Radio, cominciando dallo stop al calcio francese: “La Francia non è mai un caso isolato, è una delle nazioni più importanti e influenti del mondo. Quando si parla di sport professionistici in questo periodo, in Francia, si parla soprattutto del Tour, per loro è fondamentale. La decisione presa oggi è importantissima, che non potrà non avere conseguenze su altri paesi. Mi sembra che si sia tutti in una battaglia di retroguardia, che non si sia capito molto. Il problema non possono essere dieci o dodici giornate di campionato. Che differenza c’è tra queste e le 380 partite del prossimo campionato? Che condizioni troveremo in autunno e in inverno?”.
PROSSIMA STAGIONE. “Quello che cerco di far capire agli italiani, ormai da qualche giorno, è che se noi non giocassimo per concludere il campionato scorso non succederebbe niente, forse fallirebbero uno o due società e sarebbero affari loro. Andrebbero in Serie B, non sarebbero cancellate. Nella prossima stagione non sono previsti miglioramenti, ma che si conviva con il virus. L’8 marzo fu presa una decisione per salvare gli ospedali, ora decidiamo l’opposto per un programma di ripresa produttiva, ma questo al virus interessa poco. Indico la prossima stagione perché sarà quella che ci porterà a un vaccino o una cura seria. Ma se per caso la prossima stagione venisse ad essere inficiata, morirebbe l’intero comparto. E sarebbe anche la fine dei giornalisti, delle società ma anche di chi fa i palloni da gioco, le scarpe… Noi invece stiamo a pensare a come fare a riprendere e se era più giusto il 4 o il 18 maggio. Il vero problema non è questa ma la prossima stagione. E sappiamo già che sarà uguale a adesso, perché contro il virus non abbiamo fatto altro che chiuderci in casa”.