Così Marcello Nicchi ai microfoni di TMW Radio: “Siamo tutti molto in ansia per il futuro, ma c’è bisogno di risposte e in fretta”
“Ogni giorno che passa c’è più incertezza, questo mi dispiace moltissimo”: lo dice forte e chiaro Marcello Nicchi, presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, commentando ai microfoni di TMW Radio le dichiarazioni di questa mattina del ministro Spadafora, pessimista sulla ripresa del campionato. “Non posso giudicare le decisioni del Governo, ma posso dire che siamo tutti molto in ansia per il futuro, ma c’è bisogno di risposte e in fretta, ma soprattutto da un solo interprete. Non avere punti di riferimento è come andare a fari spenti”.
Il parere di Nicchi è chiaro: “C’è il rischio dei contagi, ma abbiamo rispettato le regole in modo ferreo e ora c’è bisogno di accelerare, di dare delle risposte. Vogliamo sapere se non riparte il campionato, se non riparte il prossimo. Se a giugno o luglio non si potrà, come si potrà ad agosto o settembre? Non si può passare dalla responsabilizzazione alla terrorizzazione. Bisogna provare a ripartire, con un protocollo che garantisce sicurezza per tutti. Se ci sarà un semaforo rosso, ci si fermerà. Ma prima di dire che è tutto finito bisogna fare un tentativo”.
Se chiedete a chi vive di calcio è logico che vuole ripartire, come lo volevano gli industriali e come lo vuole qualsiasi altra attività. La cosa che differenzia il calcio da tutte le altre professioni è che non puoi evitare il contatto fisico. Ci vuole molto a capirlo?