
L’ex difensore nerazzurro ora alla Ternana: “Avevo l’occasione di giocarmela al primo anno di gestione Gasperini, ma non ho smesso di sognare”
La carriera di Emanuele Suagher è stata costellata di infortuniamo l’ex difensore dell’Atalanta non si è mai abbattuto. Ha sempre rialzato la testa ed è ripartito, per cercare di dimostrare a tutti quelle qualità che in nerazzurro si erano già intraviste. Come tutti noi, Suagher, attualmente tesserato per la Ternana, è in quarantena e aspetta di vedere cosa accadrà al calcio italiano, senza mai perdere di vista il mondo Atalanta e quanto accade nella sua Bergamo: “Io aspetterei anche l’estate per finire la stagione, settembre e ottobre per provare a completare il campionato, facendo poi partire quello nuovo da gennaio. Oppure solo i playoff ad agosto, visto che la Serie A ha una scadenza e noi no, per far ripartire la nuova stagione a fine settembre. Si deve finire per evitare un danno economico, poi si può ragionare sulla riforma dei campionati“.
“Sono dispiaciuto per quanto accade a Bergamo, ho amici che hanno perso genitori, nonni e zii senza neanche salutarli. Fortunatamente tra parenti nessuno è stato colpito. Ci sentiamo ogni giorno, i bambini vogliono parlare coi nonni. Gli amici mi raccontano come vanno le cose – ha detto al Corriere dello Sport -. L’Atalanta? Voleva tenermi dopo l’esperienza a Carpi in Serie A e al primo allenamento mi sono fatto male al ginocchio in uno scontro con Kessie. È uno dei rimpianti maggiori, avevo l’occasione di giocarmela con la prima Atalanta di Gasperini, ma non ho smesso di sognare, vorrei ritornare in Serie A magari con una doppia promozione“.
