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Il nostro ricordo del Rinaldi calciatore, con quel gol “alla Del Piero” in Finale U17

Andrea era una mezzala di quantità e dinamismo, molto importante nel gruppo dei classe 2000

Andrea Rinaldi ci ha lasciato ieri, trasferendo dentro tutti noi tanta rabbia e impotenza per quel destino crudele che lo ha sottratto alla vita non ancora ventenne. Noi avevamo avuto modo di conoscerlo più o meno direttamente negli anni del settore giovanile nerazzurro, con il ragazzo che a 13 anni era stato portato a Zingonia dal Monza. Ai tanti ricordi effettuati da ex compagni e addetti ai lavori che lo hanno conosciuto possiamo quindi provare a aggiungere un responso proveniente dal campo. Rino, come era soprannominato dalle parti del “Bortolotti”, era una mezzala dotata di grande dinamismo e quantità, una sorta di motorino del centrocampo in dote ai vari allenatori.

Di anno in anno si era ben inserito all’interno del gruppo dei classe 2000, trovandosi al fianco anche di elementi che hanno esordito in Serie A come Kulusevski Colley. In Primavera ci arrivò, ma ebbe modo di effettuare solo un paio di presenze, per poi salutare destinazione Imola. La società, infatti, optò per altre scelte riguardo alla zona mediana del campo, ad esempio decidendo di tenere come fuoriquota Delprato traslandolo da terzino a mediano davanti alla difesa.

Quel passaggio ha complicato le prospettive di Rinaldi, che dopo il poco spazio (era giovanissimo) trovato tra i Grifoni in Serie C aveva scelto di ripartire dai Dilettanti con le maglie di Mezzolara e Legnano, con cui aveva fatto vedere discrete cose, confermando così la bontà delle doti mostrate da ragazzino. Andrea aveva infatti, tra le altre cose, disputato due Finali Under 17 di fila, con la prima che aveva portato in dote la vittoria dello Scudetto al Manuzzi di Cesena per 2-1 contro l’Inter di Pinamonti. Andrea era titolare in quella gara nonostante fosse in Romagna nelle vesti di sotto leva promosso con i più grandi nel finale dell’annata calcistica. Assieme a lui c’era anche un altro classe 2000, l’altissimo centrale difensivo Tommaso Cavalli, altro ragazzo che successivamente non riuscirà a imporsi nella massima categoria giovanile per via della cessione al Venezia.

L’anno dopo, con i compagni della loro età, non arrivò invece il bis, nonostante l’incredibile gol “alla Del Piero” segnato proprio dal ragazzo di Cermenate nella sfida che vide la rivalsa della Beneamata, brava a trionfare ai supplementari grazie a un bellissimo gol di Visconti dopo che nell’azione precedente l’Atalanta aveva sfiorato il vantaggio colpendo un clamoroso palo. Rivedere le immagini di quella partita avrà sicuramente suscitato qualche rammarico nei ragazzi in passato, ma ora la tristezza sarà ancora più grande quando si paleseranno le movenze di Andrea, un ragazzo che avrebbe meritato di più dal calcio e soprattutto dalla vita, nel corso del match.

 

 

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