
Il ministro dello Sport ha confermato la preoccupazione espressa dal premier Giuseppe Conte: non c’è alcuna certezza sulla ripresa della Serie A
Vincenzo Spadafora, ministro dello Sport, è intervenuto nella diretta Facebook di Casa Napoli toccando gli stessi argomenti trattati dal premier Giuseppe Conte nel suo discorso alla cittadinanza. “Inviterei tutti a fare un po’ meno i fenomeni, da fuori si è tutti scienziati, calciatori, arbitri. Mi dicono ‘non sei uno che viene dal mondo dello sport’, per fare il ministro dello Sport non è vincolante essere uno sportivo, non credo che Speranza abbia mai operato qualcuno o la De Micheli condotto un treno. Bisogna ascoltare chi ne sa più di noi, però poi assumersi le responsabilità. Il mondo del calcio ci chiede di essere noi ad assumerci la responsabilità di bloccare, non decideranno in autonomia”.
CALCIATORI PREOCCUPATI. “Anche nel mondo del calcio ci sono posizioni diverse, anche tra i calciatori ricevo molti messaggi sui social, cercano di contattarmi per dirmi le loro preoccupazioni. C’è una differenza di posizioni che è frutto di una complessità generale, inviterei tutti quanti a non dire che stiamo facendo caos, piuttosto a dire che ci stiamo muovendo con prudenza per evitare che tutto riparta e che poi di nuovo siamo costretti a sospendere“.
RIPRESA. “Il campionato può ripartire il 13 giugno? Noi stiamo lavorando per fare in modo che dopo che sia ripartito il campionato, poi possa anche concludersi. La prudenza utilizzata è stata interpretata male. Sappiamo, o meglio, speriamo ripartano da lunedì gli allenamenti di gruppo. Il Governo ha dato il suo via libera, ora dipende dai club. Per il campionato bisognerà vedere le curve del contagio dopo la riapertura vera. Il mio auspicio è che si possa ripartire il 13 giugno, ma non può essere una data certa oggi”.
