Il portiere di Nese ha passato un mese e mezzo in quarantena per via della positività al Covid-19 nelle scorse settimane
Il ritorno a una vita un po’ più normale sta pian piano prendendo piede per tutti dopo le importanti restrizioni a cui l’emergenza Coronavirus ha costretto gli italiani per parecchio tempo. Lo stesso vale per i calciatori dell’Atalanta, che da un paio di settimane precise effettuano sedute individuali e di regime volontario sul prato del “Bortolotti”.
Tra i più felici di questa fase 2 del calcio ci sarà sicuramente il secondo portiere della Dea, Marco Sportiello, che ha dovuto convivere con il Covid-19 per circa un mese e mezzo. Il portiere di Nese fu dichiarato come positivo tramite un comunicato ufficiale della società lo scorso 24 Marzo, quando la sospensione delle sedute presso il centro sportivo di Zingonia era diventata realtà già da diverso tempo. Anche a un mese di distanza l’esito del tampone era stato lo stesso per il “dodicesimo” in dote a Gasperini, portando con sè sicuramente anche un po’ di sconforto per il prolungarsi di tale situazione.
Ora, però, il peggio è alle spalle. Tornare a lavorare sul campo e tante altre piccole cose che compongono la quotidianità saranno di certo apprezzate con maggior gioia dai calciatori, a maggior ragione per chi ha dovuto sopportare una quarantena particolarmente rigida per via della positività. Ora il pensiero di Marco, se la stagione dovesse riprendere, sarà solo uno: farsi trovare pronto nel caso in cui Gasperini dovesse aver bisogno di lui. Visti i tanti impegni ravvicinati che si annunciano non sarebbe per niente strano…