Il complimento di prammatica dagli addetti ai lavori, nei confronti del plelipotenziario atalantino del mercato, non si fa attendere: “Si parla poco del direttore Sartori”
“Giovanni Sartori è un direttore di cui si parla troppo poco”. O magari, meglio, uno dei giocatori di punta. Il Responsabile dell’Area Tecnica dell’Atalanta, il plenipotenziario di mercato, il Direttore dei direttori, colui che a Zingonia e nel cuore dei Percassi e dei tifosi ha preso il posto di Pierpaolo Marino, dagli addetti ai lavori viene valutato come uno dei top player, degli assi nel mazzo di carte giocato sul tavolo verde da Gian Piero Gasperini.
SARTORI IL GIOCATORE. La definizione è di Fabio Massimo Conti, 40 anni il prossimo 25 settembre, da ben 11 alla Fermana (serie C) di cui è direttore generale. Con Sartori, di cui ha parlato in questi termini a Soccer Talks, i colloqui in conference call su Facebook di Studio Assist & Partners, Conti ha rapporti di lavoro: non a caso in estate da Zingonia è arrivato nelle Marche il centrocampista del 2000 Simone Isacco, di ritorno dal presito alle giovanili del Torino dopo aver fatto parte dell’Under 17 di Massimo Brambilla, attuale tecnico della Primavera.
CONTI IN TASCA A SARTORI. “L’Atalanta è un esempio di programmazione. Quando vedi le loro partite vedi la trasformazione in risultati concreti in quello che è il lavoro di anni, partendo dal settore giovanile da cui sono usciti calciatori con cui fare plusvalenze buone per portare la società ai vertici del calcio italiano ed europeo. Giovanni Sartori è un direttore di cui si parla troppo poco”. Conti docet.