
Ancora non è tramontata l’ipotesi di giocare tutte le gare al Centro-Sud, dove la situazione del contagio è migliore, per limitare i movimenti delle squadre
Venti squadre, sedici città, diciassette stadi, più di 1.100 chilometri tra Torino e Lecce, più il Cagliari che gioca su un’isola: L’Eco di Bergamo traccia il difficile piano trasferte che ogni club dovrà redigere per limitare il contatto con l’esterno e, al contempo, terminare tutte e 124 le gare da disputare. In realtà, da questo punto di vista, la situazione dell’Atalanta per fortuna è una delle migliori.
LE TRASFERTE VICINE. All’Atalanta infatti col recupero mancano tredici partite e più della metà, sette, si giocheranno a Bergamo. Quattro delle altre tappe delle trasferte che restano sono per fortuna alla portata del comodo pullman di società, che farebbe evitare qualsiasi contatto con l’esterno: Milano, Verona, Parma e Torino. Quindi massimo due ore di viaggio e un ritiro a Zingonia pre-partita, con gli spostamenti nel giorno della gara per non usufruire dell’hotel.
UDINE E CAGLIARI. Le partite più lontane per la squadra bergamasca sono a Udine e a Cagliari. Per raggiungere la località friulana da Bergamo infatti i nerazzurri dovrebbero percorrere 340 chilometri per almeno quattro sfiancanti ore di strada in bus. Aereo e hotel per l’isola sarda? Se si disputerà a Cagliari la gara sicuramente i nerazzurri dovranno spostarsi col charter, ma per risolvere il nodo albergo ci vuole un protocollo che ancora manca all’appello.
