
Seconda parte dell’intervista al Guardian del tecnico della Dea, che ha dedicato un pensiero alla città di Bergamo
Di seguito un nuovo estratto delle dichiarazioni di Gasperini al Guardian: “Addio all’Inter? Ero appena stato licenziato perché non avevo la stessa visione della dirigenza. Ho ricevuto un bellissimo messaggio da Guardiola che mi disse che voleva incontrarmi e voleva farmi assistere agli allenamenti del Barcellona. E’ stato un momento molto difficile della mia carriera e ricevere il suo supporto mi ha fatto capire che tipo di persona sia. Mi ha reso felice”.
PROBLEMI INIZIALI. “Ho deciso di percorrere questa strada e lo farò fino alla fine. Sono pronto a rischiare tutto perché credo in quello che faccio. Abbiamo lanciato giocatori come Caldara, Gagliardini, Petagna, Conti e altri giocatori che avevano pochissime partite in Serie A. La vittoria contro il Napoli fu l’inizio della nostra crescita, l’inizio di questa bella storia”.
SEGUIRE L’ARBITRO. “Trovare spazio è fondamentale per un calciatore e quindi ho detto loro di seguire l’arbitro però sempre nella posizione ideale per vedere il gioco. Gomez è uno che ha capito questo consiglio alla perfezione e lo ha aiutato molto”.
FILOSOFIA GIUSTA. “Io dico sempre o vinciamo o impariamo, non perdiamo mai. Il mio obiettivo è creare una squadra che possa dare fastidio a qualsiasi avversario. Chi gioca contro di noi deve correre molto ed essere infastidito dal nostro gioco”.
BERGAMO. “Sembrava di essere in un paese dilaniato dalla guerra. Tutto è accaduto così in fretta, in pochi giorni non si sapeva più cosa potesse succedere. Ricordo che quando arrivammo a Valencia, trovammo una città piena che festeggiava per le strade, mentre a Bergamo si parlava già di situazione critica. Ci siamo resi conto di quanto fosse cambiata la situazione in sole 48 ore. Siamo passati dall’euforia alla paura. Bergamo è stata colpita profondamente da questo terribile virus, con tanti morti e tanti malati. Non dimenticherò mai le sirene nel centro di Bergamo, per tutta la vita”.
EMOZIONE E SENTIMENTO. “Metterò l’aspetto emotivo a destra, davanti e al centro. Questi giocatori hanno tutti un legame fortissimo con la città e con i tifosi. Parlerò di emozione e sentimento: Bergamo ha sofferto molto, è il momento di farla sorridere di nuovo”.
