Dal basket al calcio, si può decidere una stagione con gli spareggi? Vediamo cosa si può importare dal mondo della ‘palla a spicchi’
“Cambia l’approccio mentale. Soprattutto nei playoff, sai che è una cosa seria, guardi l’avversario negli occhi e sai perfettamente che devi passarci sopra. […] Nei playoff, vai a spaccare il capello in quattro, ti isoli al punto che giocatori, staff, club sanno tutto degli avversari, qualunque particolare”. A parlare è il tecnico dell’Olimpia Milano, Ettore Messina.
“Dal punto di vista fisico non cambia niente, a quel punto sei dove sei. Gli aggiustamenti anche in poco tempo a disposizione tra una partita e l’altra possono essere decisivi. Una marcatura, un quintetto diverso, la scelta di attaccare un avversario che vedi in particolare difficoltà – spiega Messina – Possono funzionare nel calcio? Sono difficili da adattare in un mondo dove esiste il pareggio. Inoltre comportano un aumento di adrenalina, di tensione, come per due pugili che si affrontano. I playoff caricherebbero ulteriormente questo aspetto delicato in un ambiente come lo stadio, con le curve”.
Però, può funzionare: “Come piano B, senza pubblico e per mettere più pepe in una competizione da guardare solo in televisione, può essere una bella idea. Comunque a me il calcio piace così com’è”.