Il tecnico: “Il compito dell’allenatore di fronte ad un gruppo di ragazzi reduce da due mesi di pandemia è quello di alleggerire la pressione, i carichi di lavoro e la quotidianità”
Gianni De Biasi è uno dei tanti tecnici in attesa di una nuova occasione dopo l’avventura agrodolce con l’Alaves (“ho una voglia da matti. Prima della pandemia avevo avviato un discorso molto serio con una nazionale europea“, ha dichiarato). L’allenatore, intanto, si tiene aggiornato e studia quanto di buono propone il nostro calcio ed è molto attento all’attualità che significa soprattutto ripresa delle attività in tempi di pandemia. La ripresa, per De Biasi, non sarà uguale per tutti.
“Il compito dell’allenatore di fronte ad un gruppo di ragazzi reduce da due mesi e passa di pandemia, tra angosce, ansie e paure è quello di alleggerire la pressione psicologica, i carichi di lavoro, la quotidianità – ha detto al Corriere dello Sport -. In questo momento i giocatori vicino un misto di sollievo e ansia, un’incertezza che non gli dà tregua. Ma è tutto normale e risolvibile. Dipende anche dal contesto geografico in cui hanno vissuto questi mesi. Credo per esempio che i giocatori di Atalanta e Brescia, per tutto il dolore che ha attraversato le loro città, avranno un peso psicologico superiore da sopportare rispetto ad altri colleghi“.
Secondo me sarà uno stimolo in piú altro che peso!!
Laureato in psicologia ovviamente