Il sistema prevede di moltiplicare la media punti delle gare in casa e in trasferta per 19: il risultato sarà una sorta di puntwggio ideale
È l’algoritmo il nuovo nemico del calcio italiano. L’ipotesi che sia una formula matematica a decidere le sorti del campionato non piace a nessuno, forse nemmeno al presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, che ha visto in questa il famoso piano C per concludere il campionato. Dalle varie società è una levata di no per una soluzione cervellotica per certi aspetti, ma come spesso accade, il diavolo è meno brutto di quanto non lo si dipinga.
E così si scopre che l’algoritmo non è un calcolo così complicato. In caso di cristallizzare della classifica di Serie A, a sancire i verdetti potrebbe essere essenzialmente la media ponderata che terrà conto inizialmente del numero di gare disputate (otto squadre hanno giocato un turno in meno) per poi calcolare la media punti delle gare giocate in casa e moltiplicare questo numero per 19. Lo stesso procedimento viene applicato per le gare in trasferta. La somma darà il punteggio ideale mantenendo per tutta la stagione quell’andamento.
Con una rapida simulazione, la classifica finale vedrebbe la Juventus al primo posto in classifica con 92 punti, seguita da Lazio (90), Inter (81) e Atalanta (72) coi bergamaschi che festeggerebbero il secondo accesso consecutivo alla Champions League. In Europa League andrebbero Roma e Napoli, mentre le tre retrocesse sarebbero Lecce, Spal e Brescia.