La Final Eight con mini torneo in gare secche ormai non pare avere alternative. Sulla sede, però, la Uefa è in alto mare: il 17 giugno se ne saprà di più?
C’è Monaco di Baviera. Oppure il “Da Luz” e il “José Alvalade” di Lisbona. O ancora il “Wanda Metropolitano” di Madrid. Completati gli ottavi col ritorno post lockdown con Juventus-Lione (andata 0-1), Manchester City-Real Madrid (2-1), Barcellona-Napoli (1-1) e Bayern-Chelsea (3-0), il mini torneo a gare secche dai quarti alla finalissima di Champions League sembra ristretto a un derby a tre fra Germania, Portogallo e Spagna. Ma la formula con l’abbattimento del doppio confronto, se fa gola alle outsider Lipsia e Atalanta come alle big PSG e Atletico Madrid già qualificate, non convince le tv.
TV CONTRO IL MINO TORNEO. Il 17 giugno il Comitato Esecutivo dell’Uefa dovrà decidere il da farsi, senza nemmeno la certezza della data della finale che secondo le intenzioni dovrebbe essere sabato 29 agosto. L’Eca, European Club Association, che rappresenta i club impegnati nelle competizioni continentali, vorrebbe anticiparla di una settimana per rendere più netto lo stacco con la prossima stagione. Commercialmente l’abolizione del classico andata-ritorno penalizza le emittenti che detengono i diritti di trasmissione delle partite. Chi la spunterà?