L’ex arbitro: “I direttori di gara devono essere bravi sia che si giochi a porte chiuse sia che si giochi col pubblico”
In attesa di ripartire, il calcio italiano vive già le prime polemiche tra orari indigesti ai calciatori, la voglia di far rientrare il pubblico negli stadi e molto altro. C’è anche ci sostiene che le gare a porte chiuse possano rappresentare un vantaggio per la classe arbitrale, mancando la passione esterna. Di tutto questo ha parlato Mauro Bergonzi: “Lo stadio pieno ti dà più carica e stimoli, uno stadio vuoto è triste. L’arbitro bravo commette pochi errori in tutte le situazioni, così come l’arbitro meno bravo ne commette sia in un caso che nell’altro. Sarà un fine campionato difficile perché le squadre giocheranno in un periodo in cui di solito si stacca la spina“.
L’ex arbitro, raggiunto dai microfoni di TMW Radio, ha parlato anche del caso Gasperini, nell’occhio del ciclone dopo le ultime dichiarazioni a mezzo stampa: “Lui aveva qualche sintomo influenzale ma non febbre, da quanto ho capito, quindi poteva essere una semplice influenza“.