La Lega Serie A rivendicherebbe un potere decisionale più autonomo, come accade in Inghilterra, per fare le sue scelte
Venerdì sera, 95 giorni dopo l’ultimo match di Serie A tra Sassuolo e Brescia, ci sarà un nuovo fischio d’inizio con la semifinale di Coppa Italia Juve-Milan. Nell’attesa che il pallone rotoli di nuovo sul campo, la Figc sta vagliando le ultime norme per il protocollo, che continua a trovare pareri negativi.
ISOLAMENTO. Ancora si sta lavorando per scongiurare la misura dell’isolamento obbligatorio di 14 giorni per le squadre in cui si dovesse verificare un nuovo caso di contagio da Covid-19. Al momento, la soluzione al vaglio sarebbe quella secondo cui, in caso di positività di un soggetto, si isolerebbe solo l’interessato prevedendo una intensificazione dei tamponi per tutto il gruppo in modo da poter escludere ulteriori contagi. E, se così fosse, la squadra potrebbe continuare a giocare.
MAROTTA. Intanto l’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta critica duramente i rapporti con la Figc: “In Consiglio siamo stati messi dietro alla lavagna, abbiamo preso uno schiaffo morale, abbiamo perso una rivendicazione. C’è una situazione a mio avviso anomala: 18 voti contrari mostrano una governance che non rispecchia appieno il peso specifico di un campionato come la Serie A. Oggi posso criticare il sistema di governo del mondo del calcio, un sistema ancorato a decisioni che spettano a troppe componenti: auspico che la Serie A abbia un potere decisionale più autonomo, come accade anche in Inghilterra”.