Il presidente della Figc: “Abbiamo evitato l’onda delle offese e dell’esclusione dal campo internazionale. Abbiamo vissuto momenti complicati ma li abbiamo superati”
Rispetto a qualche settimana fa, Gabriele Gravina è decisamente più sollevato. Il presidente della Figc ha il volto disteso di chi sa (o spera, con ragionevoli certezze) che il peggio è passato e così ora l’attenzione è tutta sulla ripresa del calcio giocato. Semifinali e finale di Coppa Italia, saranno un gustoso antipasto, ma sarà dal prossimo weekend che si farà sul serio: “Godiamoci la ripartenza, sapendo che dobbiamo ancora limare qualche piccola restrizione imposta dal Cts. Ci sono ancora dei rischi, dobbiamo governarli in maniera corretta. Domani il calcio in Italia riparte in linea con quello che è avvenuto a livello europeo, è motivo di grande soddisfazione. Abbiamo evitato l’onda delle offese e dell’esclusione dal campo internazionale. Conseguire questo obiettivo non è stato facile, le condizioni oggettive non hanno dato massima serenità. Abbiamo vissuto momenti complicati e di tensione“.
Ai microfono di Elevensport, il numero uno della Federcalcio apre anche alla possibilità di riavere gli spettatori allo stadio: “La curva epidemiologica ci lascia ben sperare Se dovesse continuare questo trend chiederemo al Comitato Tecnico Scientifico di allentare alcune restrizioni, eliminando la quarantena. Abbiamo chiesto di poter rientrare nell’ambito del mondo dello spettacolo che prevede il pubblico. Non vogliamo accelerare su questo tema, ma dobbiamo far sì che si possa chiudere il campionato con la possibilità di far partecipare gli spettatori questo accada. Senza tifosi manca l’entusiasmo“.