Un anno esatto fa fu vittoria del titolo Primavera in maglia nerazzurra per lui
Diversi gol in maglia nerazzurra e un buon segno lasciato nel settore giovanile dell’Atalanta non sono bastati a Panagiotis Louka per farsi strada, almeno al momento, nel calcio dei grandi. Il giovane centravanti cipriota classe 2000, giunto a Bergamo poco più che bambino nell’estate del 2016, gioca infatti ora in una realtà abbastanza marginale: milita infatti tra le fila dell’SFK Sered in Slovacchia. Il cartellino resta comunque di proprietà nerazzurra, con Giulio Migliaccio e il suo staff che ne valuteranno i miglioramenti nel corso dei prossimi anni.
L‘Eco di Bergamo lo ha intervistato oggi, con il gigante (quasi 2 metri di altezza) che ricorda lo Scudetto Primavera vinto esattamente un anno fa come: “Un coronamento ideale di tre anni vissuti in uno dei migliori settori giovanili d’Italia. La Primavera non vinceva il campionato dal 1998, sono felice di aver preso parte all’impresa”. Assieme a lui c’era anche Dejan Kulusevski, con cui ha sempre avuto un gran rapporto: “Siamo grandi amici. E’ uno dei più forti con cui abbia giocato. Sa quello che vuole. Non mi stupisce che la Juventus abbia deciso di acquistarlo”.
Il sogno di Panagiotis è quello di provare a emulare lo svedese, con cui condivideva il soggiorno presso la Casa del Giovane: “Non vedo l’ora di tornare il campo e dimostrare il mio valore. Solo così posso coltivare i miei due sogni: la chiamata di un top club come l’Atalanta e la convocazione con la Nazionale maggiore ciprota”.