Il membro della commissione sport del Comitato Tecnico Scientifico: “Protocollo sanitario da modificare, spetta a Spadafora farlo”
C’è anche il tema della quarantena soft a dividere il mondo del calcio. La gestione di nuovi (possibili) casi di coronavirus tra gli atleti fa discutere. Gianni Mazzoni, membro della commissione sport del Comitato Tecnico Scientifico, prova a dare un suo punto di vista: “La situazione è in continua evoluzione. Il protocollo va sistemato: ciò che accadeva un mese fa è diverso da ciò che accade oggi. Le società hanno una situazione sanitaria sotto controllo, quindi non è necessario un intervento del Governo, ma da parte dei responsabili della Lega e della FIGC“.
“Il decreto del 16 maggio va modificato ed è compito dei nostri politici sistemarlo velocemente entro il 18 giugno, altrimenti diventa un disastro per la ripresa – ha detto a Radio Punto Nuovo -. Il ministro Spadafora deve intervenire subito. Il nostro protocollo è così stringente che, dati i sintomi del Covid-19, garantisce completamente la sicurezza di tutto un club. Le gare a porte chiuse? Giocare a Napoli, Roma, Palermo è una cosa, farlo a Parma, Bergamo, Milano o Torino è un’altra. Su questa cosa dovremmo fare delle riflessioni”.
Non sono assolutamente d’accordo che si aprano gli stadi per alcune società mentre per altre restano chiusi perche giocare col pubblico ti da dei vantaggi e quando alcune squadre partono avantaggiate è una cosa antisportiva