L’Atalanta, oltre a essere la più prolifica, è la squadra di A con più recuperi in pressing alto negli ultimi 40 metri: ben 138
Una potenza di fuoco pari, finora, a 70 palloni nella saccoccia nemica in campionato (meno 7 dal record della passata stagione), che non sono solo il frutto dell’impareggiabile prolificità di un reparto avanzato all’insegna del connubio tra fantasia e forza fisica. Secondo il sito specializzato statsperform.com, infatti, l’attacco incendiario dell’Atalanta attizza le proprie fortune grazie alla miccia del pressing alto.
POTENZA DI FUOCO. La squadra nerazzurra, per la terza volta nella sua storia, ha ben tre marcatori in doppia cifra: si tratta, stavolta, di Josip Ilicic (15 solo in campionato), Luis Muriel (13) e Duvan Zapata (11). Era accaduto precedentemente solo nelle stagioni 1949/50 (allenatore Giovanni Varglien) e 1951/52 (Denis Neville, poi Carlo Ceresoli): nella prima, 66 gol totali, di cui 18 di Karl Hansen, 17 di Leschly Sørensen e 14 di Emilio Caprile; gli eroi della seconda tornata, invece, su 54 reti in tutto, Hasse Jeppson con 22, lo stesso Sørensen e Aurelio Santagostino con 10 tondi.
IL PRESSING ALTO DI GASPERINI. Secondo statsperform.com, vedi premessa, il segreto e la cifra dei successi dell’Atalanta di Gian Piero Gasperini è la capacità insuperata di conquistarsi palloni negli ultimi 40 metri dalla porta avversaria. “Possessi di ritorno”, quindi riconquistati, li chiama il portale anglofono, mentre nelle statistiche compare un “turnovers” (letteralmente palle perse) passibile di equivoci. “High turnovers”, precisamente. Il senso è, insomma, che i ragazzi del Gasp ne sgraffignano al dunque più di tutte le altre: ben 138 alla sospensione della serie A per il lockdown, davanti al sorprendente Milan (136), piuttosto attardato in classifica generale benché comunque in lotta per un posto in Europa League, al Napoli (134) che chiude il podio, alla Roma (126) e al Torino (124). Ma nessuna di queste segna nemmeno lontanamente quanto l’Atalanta…
