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Gasperini in silenzio alla vigilia della Lazio. I precedenti

Il tecnico dell’Atalanta non è affatto nuovo al silenzio prepartita alla vigilia delle sfide. L’ultima volta era successo tra Coppa Italia e campionato

Niente conferenza stampa prepartita. Pardon, niente intervista della vigilia, visto che l’Atalanta sabato scorso ha fatto ricorso al video prodotto in proprio per presentare la sfida col Sassuolo. Ma Gian Piero Gasperini stavolta ha scelto scientemente il silenzio: non parlerà di Lazio domani, martedì 23 giugno, alla vigilia del big match in notturna. Prima la squalifica, poi la comunicazione agli operatori dei mass media dell’ufficio comunicazione nerazzurro: sul sito o sul canale YouTube, niente di niente, non cercatelo nemmeno perché non ci sarà. Una decisione non priva di precedenti, giustificati in varie maniere.

GASPERINI E IL SILENZIO. Una scelta non certo nuova per uno dal carattere fumantino come il tecnico di Grugliasco, che spesso e volentieri opta per un abbassamento della marea magari dopo aver assistito a ondate di polemiche nei suoi riguardi. Come accaduto a cavallo della semifinale di andata e del match di campionato di ritorno con la Fiorentina l’anno scorso: il 27 febbraio, al “Franchi”, a margine del 3-3, l’incazzatura per l’insistenza dei giornalisti locali per le vecchie polemiche su Federico Chiesa, definito tuffatore proprio dal Gasp nel ko per 2-0 valido per la serie A del 30 settembre prima. Il 2 marzo, nella sala conferenze di Zingonia, l’apparizione annunciata del fido secondo, Tullio Gritti. Dalla società, in settimana, l’avvertenza che il mister non avrebbe parlato “per non dover tornare ogni volta sugli stessi argomenti”.

GASPERINI: STAVOLTA SILENZIO ANCHE PER GRITTI. Il milanese che lavora con lui dal 2004, invece, se ne uscì più morbido e diplomatico: “Da quando sono con lui, Gasperini almeno una volta all’anno dà spazio al suo staff alla vigilia delle partite”. Proprio Gritti, che nell’approfondimento numero 1 in fascia serale abbiamo visto nel ruolo di subentrato-sostituto sulla tolda di comando per le mattane disciplinari del titolare, è uso rimpiazzarlo anche davanti ai cronisti. Da quando sono entrambi in nerazzurro, post partita a parte in caso di squalifica, il 21 gennaio 2017 prima di affrontare in casa la Sampdoria. Ma era già successo ai tempi del Genoa: per dirne una, fu l’uomo dell’Ortica insieme all’altro vice Roberto Murgita a illustrare il match col Carpi, allora decisivo sulla strada della salvezza, il 15 aprile 2016. Nel primo caso bergamasco il Gasp era stato appena squalificato per due giornate, in quello genoano la rottura col proprietario Enrico Preziosi s’era già consumata.

GASPERINI, SILENZIO & ALTER EGO. Il buon Tullio, che lui accusa simpaticamente di essere un po’ paraculo coi giornalisti, non è comunque l’unico cambio in corsa per le vigilie di campionato o di coppe. La settimana dopo il pre Samp, il sabato 28 gennaio di tre anni or sono, toccò al collaboratore tecnico Mauro Fumagalli e al preparatore dei portieri Massimo Biffi arringare la folla di taccuini e telecamere al Centro Sportivo Bortolotti prima di affrontare il Torino. In vista del Crotone, invece, niente silenzio, ma solo un affiancamento omaggio il 17 gennaio 2017 concesso al preparatore Domenico Borrelli, che nei Pitagorici, lui crotonese d.o.c, aveva cominciato a farsi un nome proprio grazie a Gasperini, al primo vero progetto tecnico in carriera una volta sbucato dalle giovanili juventine.

GASPERINI, IL SILENZIO E’ D’ORO. Alla vigilia di Lecce (1° marzo) e di Valencia (10), altresì, altri due annullamenti del tradizionale appuntamento, ma il Coronavirus già imperversante aveva suggerito una saggia decisione. E comunque di parole il mister dei miracoli ne spese eccome, rispettivamente attraverso i canali ufficiali e poi tra conference call tra alcuni accreditati più Sky Sport. L’Aquila biancoceleste, al contrario, s’è meritata il silenzio di tomba. Forse per far morire sul nascere la ridda di voci sull’atavica querelle anti Var: “Fatelo arbitrare”, la frase incriminata udita dal quarto ufficiale Marco Serra domenica sera contro i neroverdi. Donde la mano di Daniele Chiffi, l’arbitro padovano, in direzione spogliatoi & docce. Ma possiamo anche eliminare quel forse con un tratto a penna rossa. Domandone: portano bene queste mancate apparizioni? Risposta: sì, perché l’Atalanta sul campo ha poi vinto sempre.

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3 anni fa

Metti Muriel dal primo minuto

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3 anni fa

un signor allenatore, col silenzio li punisce

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3 anni fa

Riaprire gli stadi ora!!!

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