Un rigore assegnato col Var, forse uno negato al Bologna e una magia di Dybala: una Juve corsara a Bologna aumenta temporaneamente a 4 il vantaggio sulla Lazio
Una trattenuta giudicata da rigore solo dopo conciliabolo col Var (Daniele Chiffi, per inciso l’arbitro di Atalanta-Sassuolo) e la verifica a video a bordocampo dal direttore di gara Gianluca Rocchi, una magia di Paulo Dybala smarcato dal limite dal tacco di Bernardeschi. Nel terzo anticipo dell’ottava di ritorno, lunedì in notturna a Bologna, alla Juventus bastano i gol di Cristiano Ronaldo (23′) e della Joya (36′) nel primo tempo per allungare temporaneamente in vetta sulla Lazio (66 a 62), costretta così a vincere a Bergamo mercoledì con l’Atalanta per tenere il passo-scudetto.
JUVE, A BOLOGNA RIGORE E JOYA. I bianconeri di Sarri hanno gestito le operazioni senza concedere varchi alla squadra di Mihajlovic, che resta a metà graduatoria a quota 34 e recrimina su un contrasto tra De Sciglio e il prestito atalantino con obbligo di riscatto Musa Barrow al 14′ della ripresa, a score ormai sigillato: stavolta il Var dice no. Danilo, sostituto dal 66′ dell’ex terzino milanista, rimedia due gialli tra 82′ e 91′ per altrettante entratacce su Juwara; la moviola si chiude a 1 minuto dal novantesimo, prima di ben 8 giri di lancetta extra, col possibile bis di CR7 annullato per fuorigioco di partenza di Douglas Costa che gli aveva servito l’assist.
JUVE, UNO-DUE DA ALLUNGO SULLA LAZIO. Juve già pericolosa al settimo, con botta dal limite del portoghese non trattenuta da Skorupski e Denswil impegnato a evitare l’insaccata dell’ispirato Bernardeschi, il migliore in campo per gli ospiti. Il Bologna si vede fischiare a favore un contatto Dijks-Rabiot appena fuori area al ventesimo, ma a nemmeno due minuti la tecnologia aiuta Rocchi a sgamare la trattenuta del già citato Denswil al connazionale olandese De Ligt sugli sviluppi di un calcio dalla bandierina. CR7 implacabile dagli 11 metri, a differenza della Coppa Italia (semifinale col Milan), poi il gioiello di sinistro a mezz’altezza dell’argentino. Nella ripresa, al 7′, chance sprecata dal medesimo su delizioso allungo dell’ex viola, che in capo a 50 secondi coglie il palo con un gran tiro mancino convergendo da destra. Al 28′ ancora Ronaldo, non troppo da lontano: sfera che fa la barba al legno.
Invece perderà, perché vince l’atalanta 😉
Costretta da chi??? ?