Sarà un esame di maturità tanto per i nerazzurri che devono tenersi stretto il 4° posto, quanto per i biancocelesti che cercheranno di ridurre il distacco dalla Juve
Che sarà una bella sfida, è chiaro a tutti, e non solo per le gare rocambolesche e pirotecniche alle quali ci hanno abituato ultimamente entrambe le formazioni. A rendere spettacolare questa ‘sfida nella sfida’ sarà lo scontro diretto tra i due tecnici, Gian Piero Gasperini e Simone Inzaghi. Due allenatori che hanno fatto del bel gioco la loro missione, senza però fermarsi lì.
GASP-INZAGHI. Dotati di intuizioni vincenti, con cambi all’ultimo minuto e rotazioni improvvise, hanno saputo estrarre il meglio dalle loro rose e plasmare un 11 pressoché fisso che gioca a memoria e a loro immagine e somiglianza. Hanno uno sguardo sul futuro e sono soliti osservare gli allenamenti delle loro Primavere per individuare profili maturi e pronti per un’esperienza in Prima Squadra. Ma non si limitano al calcio giocato, spesso intervengono anche sul mercato, tanto che non è insolito sentire la frase ‘A Gasperini piace Cobbaut’ o ‘A Inzaghi piace Vecino’, piuttosto di ‘All’Atalanta/Alla Lazio piace…’.
CHE NUMERI. Dando un’occhiata ai numeri, nonostante la Lazio sia in corsa per lo scudetto a +11 dalla Dea, nelle ultime cinque gare la Bergamasca è rimasta imbattuta. Dopo il 3-3 dell’andata, e visto il trend dei nerazzurri sotto porta, ci si aspetta una pioggia di gol: nelle ultime sette gare i due portieri hanno dovuto raccogliere la sfera in fondo al sacco per ben 29 volte.
ATTENZIONE A….Osservati speciali saranno Luis Alberto e Immobile per la Lazio, il primo per la capacità negli assist (12 in stagione) e il secondo perché particolarmente ispirato contro la Dea (primo gol in maglia biancoceleste, un poker totale calato ai danni dei nerazzurri), e il Papu Gomez e Zapata per l’Atalanta. Anche il capitano quando vede l’Aquila si infiamma, 4 gol e 4 assist a segno contro la Lazio, mentre Zapata vuole superare il connazionale Muriel nelle 13 reti raggiunte.