Oltre ai top player Gomez, Ilicic e Zapata, il tecnico ha saputo esaltare anche nomi meno altisonanti come Gosens, Malinovskyi e Palomino che fanno gola a mezza Europa

Se c’è un merito assoluto (tra i tanti) che va riconosciuto a Gian Piero Gasperini è la capacità di avere valorizzato al massimo il materiale a disposizione. Il tecnico di Grugliasco allena, osserva e poi sceglie. La rosa effettivamente protagonista della stagione è ridotta solo a una quindicina di elementi, ma questi hanno saputo tutti essere più importanti. Se quanto fatto da Papu Gomez, Josip Ilicic e Duvan Zapata è sotto gli occhi di tutti, c’è un altro terzetto di calciatori che grazie al lavoro fatto con Gasperini ha saputo fare un bel salto di qualità: Robin Gosens, Ruslan Malinovskyi e José Palomino.

L’esterno tedesco ha battuto la concorrenza di Timothy Castagne e otto reti all’attivo viaggia verso una stagione da record, anche livello personale. Come sottolinea Tuttosport il numero 8 è stato pagato solamente 800mila euro nell’estate 2017 e oggi ne vale almeno 30 milioni. Palomino alterna cose eccellenti a qualche svarione, ma l’investimento di quattro milioni di euro fatto per prenderlo al Ludogorets è stato assolutamente ripagato e oggi potrebbe valere anche lui una buona plusvalenza. Per Malinovskyi il discorso è parzialmente diverso perché è arrivato a Bergamo dopo avere vinto il campionato belga con il Genk, è stato pagato 13 milioni e dopo un periodo di adattamento ha saputo essere un valore aggiunto per la squadra, oggi vale già il doppio. L’Atalanta si gode tutti loro e anche l’ottimo lavoro di mister Gasperini.