L’allenatore della Samp con l’Atalanta è imbattuto dal 1992, la punta napoletana (convalescente) l’ha sforacchiata a ripetizione: Ranieri e Quagliarella, gli ossi duri della nottata
L’allenatore, Claudio Ranieri, quando vede il nerazzurro di Bergamo non perde dal 1992. Il veterano-capitano-prima punta, Fabio Quagliarella, in carriera lo scambia per il drappo rosso dei toreri, avendola incornata già 11 volte. L’Eco di Bergamo ha già trovato i due ossi più duri da digerire per l’Atalanta al cospetto della Sampdoria.
RANIERI E SAMP, OSSI DURI. Il tecnico dei bergamaschi Gian Piero Gasperini, 7 anni al Genoa prima dei 4 atalantini, se sente aria di derby annaspa: 2 vinte, la prima, a gennaio 2017 grazie al Papu Gomez e l’ultima nella scorsa stagione per 2-1 a Marassi, 1 pari e 4 perse, tra cui le ultime 2 sotto le Mura (2-1 con matchball di Duvan Zapata e 1-0) segnando complessivamente solo 6 gol. 7-3-9 il bilancio personale da quando allena. E il romano Ranieri gongola: perse le prime due nel 1990/91 al Cagliari (2-1) e nel 1992/93 al Napoli (3-2, 1 novembre 1992), sempre a Bergamo, da l’ 10 successi e 7 nulli.
QUAGLIARELLA E GLI EX. La Dea, al pari di Fiorentina e Chievo, è il club più bersagliato da Quagliarella, reduce da 4 match fuori e 1 in panchina (Spal) per problemi al polpaccio destro. Tra gli ex sui due fronti, non scherza nemmeno Manolo Gabbiadini, 3 marcature “contro” di cui 1 in maglia blucerchiata. Di qua, Luis Muriel e Duvan Zapata, che l’hanno appena messa all’Udinese, 3 gol a testa all’avversaria di stasera. Infine, volti noti: Ruslan Malinovskyi e Timothy Castagne hanno trascorsi nel Racing Genk insieme a Omar Colley, cugino dell’atalantino Ebrima.