Per un punto, quello strappato dai gialloblù dell’allievo Juric all’Inter di Conte, Gasperini e i suoi si tengono il terzo posto: milanesi a 66, mezzo passo falso
Quel che si dice il favore dell’allievo al maestro. In una sfida a rincorsa da thrilling l’Hellas Verona di Ivan Juric ferma l’Inter al “Bentegodi” nel secondo posticipo della dodicesima di ritorno aiutando l’Atalanta di Gian Piero Gasperini a conservare il terzo posto con 1 solo punto di margine: 66 a 65. Per i meneghini, altro mezzo passo falso dopo quello tutto intero facendosi rimontare dal Bologna. Sotto entro il secondo minuto dal kick off per l’acuto di Lazovic, che lanciato da Dimarco evita Skriniar per il vantaggio dei locali, gli uomini di Conte si aggrappano a Candreva: l’esterno romano acciuffa il pari con un tap-in al 4′ del secondo tempo dopo il palo di destro di Lukaku raggiunto dal filtrante di Borja Valero e ribalta il punteggio (10′) grazie all’autorete di Dimarco sulla sua palla dalla destra favorita dall’apertura di Gagliardini. Verso il gong, a 4′ dal 90′, però, Veloso firma il 2-2 definitivo arrivando a rimorchio di Rrahmani. I veneti, a lungo in lotta per un posto in Europa League, appaio il Sassuolo ottavo a quota 43, meno 6 dal Milan.
PRIMO TEMPO: VERONA SOGNA. Nel primo tempo, coi nerazzurri del capoluogo lombardo colpiti a freddo, chance anche per Candreva (6′) di testa su cross di Gagliardini, per Veloso che dalla lunga coglie il palo (19′), per lo stesso ex atalantino con Silvestri a dirgli di no al 26′ (sponda di Lukaku), per Sanchez (30′) che impegna il portiere giallobù su punizione e infine per Faraoni che 3′ dall’intervallo non arriva in spaccata sul pallone di Veloso precedentemente sfiorato dal prestito nerazzurro Matteo Pessina.
INTER AVANTI, MA VELOSO FA ESULTARE JURIC. Nella ripresa, prima dell’1-1, saracinesca abbassata su un altro tentativo di Candreva (1′, bravo Silvestri) e al 36′ sul possibile tris di Lautaro (dentro per il belga al 28′), ma va segnalato l’errore incredibile da due passi in precedenza di Faraoni (12′) che spreca un 2-2 già fatto alzando il sinistro sul cross by Dimarco. Handanovic al 1′ dei 6′ di recupero si lascia sorvolare dal tiro-cross di Di Carmine, doppiettista a Bergamo con la Dea e cambio in corsa di Stepinski dal 54′.