Il laterale tedesco a un soffio dalla doppia cifra in campionato: un quarto giocatore atalantino sarebbe record. Gosens contro la Juve, il suo futuro?
Robin Gosens, sabato notte all’Allianz Stadium, correrà incontro alla gloria e alla storia. Innanzitutto perché coi suoi 9 gol in campionato è un passo dal record di quattro giocatori dell’Atalanta con almeno 10 a referto, cosa mai successa. Se dovesse farcela, entrerebbe nel club ristretto di Luis Muriel (17), Josip Ilicic (15) e Duvan Zapata (14), battendo il primato attuale e quello originale di tre risalente alle due annate 1949/50 (Karl Hansen 18, Leschly Sørensen 17, Emilio Caprile 14) e 1951/52 (Hasse Jeppson 22, Ol Pastùr e Aurelio Santagostino a 10). Ma c’è di più. Il tedesco del Reno di sangue olandese, contro la Juventus, potrebbe giocarsi una fetta di futuro.
GOSENS: FUTURO UGUALE JUVENTUS? Il classe ’94 di Emmerich am Rhein, infatti, è conteso a suon di gomitate da corridoio dall’Inter e dagli stessi bianconeri, attenti alla crescita e allo sviluppo di elementi di squadre che in passato fungevano da loro succursali. Col suo rendimento, Gosens ha già visto lievitare il valore di mercato fino ai 25-30 milioni attuali. E un laterale di piede mancino è sempre ben accetto, soprattutto nel contesto di una big, abituata a puntare sul nome sicuro che magari si rivela deludente, mentre in provincia si accettano ben volentieri le scommesse.
GOSENS E IL RECORD TRA I RECORD. Per un ex terzino che con Gian Piero Gasperini si sta abituando a recitare la parte anche dall’ala d’attacco, 9 palloni nel sacco più la ciliegina nel tris a Kharkiv contro lo Shakhtar l’11 dicembre scorso non sono esattamente una sorpresa. L’eventuale sporca decina al cospetto della capolista, oltre ad alimentare i sogni Champions o scudetto dei nerazzurri, avrebbe un effetto diretto anche sui record di squadra, attualmente aggiornati a 9 successi di fila (11 compresi gli ottavi col Valencia) e 85 reti in serie A. Nel miglior attacco del campionato Robin risponde presente, anche se è nominalmente un pendolino. Altro primato, altra plusvalenza nelle casse di Zingonia?
No resta a Bergamo
GOSENS NON SI TOCCA. SI VERGOGNI CHI VUOLE INDEBOLIRE L’ATALANTA INVECE DI TENERLA AD ALTI LIVELLI. GOSENS È UN PUNTO FERMO DEL GIOCO DEL GASP E PORTARLO VIA È UN’OFFESA ALLA DEA, AI SUOI TIFOSI E A BERGAMO.
Spero per lui di no
Ma questo scrive solo fesserie?
Le solite grandi, incommensurabili capacità dialettiche e argomentative di chi non sa nemmeno metterci la faccia. “Questo”, innanzitutto, egregia signora dall’avatar papalino, può dirlo al suo animale domestico. Se si ha qualcosa in contrario, non lo si può nascondere dietro insulti o considerazioni offensive. Altrimenti c’è il caso che “questo”, accusato pubblicamente a bella posta di scrivere cose da fesso (perché? Quali sarebbero? Su quali basi?), possa valutare l’ipotesi di farle trovare una sacrosanta querela sul comodino. Valga anche per tutti gli altri, contestatori fuori dal seminato precedenti e futuri: fatela finita, col sottoscritto il diritto all’insulto libero e ai… Leggi il resto »