La crisi della Juventus è solo un fatto congiunturale fermatosi alla rimonta del Milan, oppure la forma dell’Atalanta può confermarla?
Parlare di crisi per la Juventus soltanto per il crollo fisico e psicologico contro il Milan è un azzardo. Lo sostiene L’Eco di Bergamo, che usa troppi verbi al condizionale nel presentare la supersfida di domani sera di un’Atalanta comunque apparsa molto più in forma della capolista. Uno squadrone che ben difficilmente, comunque, sbaglia due serate di fila.
CRISI JUVENTUS O ASSENZE PESANTI? Sulla prestazione dei bianconeri, sopra di due gol coi rossoneri nell’ultimo incontro e poi praticamente esauritisi lì, potrebbe aver pesato la contemporanea assenza per squalifica di De Ligt e Dybala, certo non sostituiti adeguatamente da Rugani e Higuain che contro i nerazzurri invece saranno in campo di sicuro. Il dubbio circa una ragione fisica dietro il blackout può essere fugato da una squadra in condizione smagliante come l’Atalanta.
ATALANTA, RIMONTA ANCHE SULLA JUVE. Nelle ultime 15 giornate, non solo nel 2020 o dalla ripresa, i nerazzurri hanno ottenuto 38 punti contro i 36 bianconeri. La differenza reti parla a favore dei bergamaschi: 85 segnate e 39 subìte (+46) contro 65 e 30 (+35). La Juve ha molta qualità in mezzo, tra il non sempre convincente Pjanic e Bentancur fino a un Rabiot in crescita, ma non segna spesso di squadra: tra Cristiano Ronaldo e la Joya, 37 gol (26 del portoghese) e 6 assist. Il Pipita è a 6, gli altri non pervenuti o quasi.
